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RITMO EDUCATIVO

Se vogliamo bambini felici e empatici, la società di oggi, le famiglie di oggi e i nuovi contesti di vita, richiedono un adattamento, una capacità di “nuovi ritmi educativi”.
Luciano Guazzi

Per educare e animare ci vuole… ritmo!!
Non si può lavorare con i bambini e i ragazzi senza conoscerli: i loro bisogni, i loro mondi, i loro linguaggi, oggi gli adulti li conoscono veramente poco, sovente limitandosi a giudicare i comportamenti senza comprenderli.  

Ritmo educativo è il nostro laboratorio permanente di studio, ricerca, ideazione di nuove modalità animative ed educative, con un focus particolare a tutte le situazioni che richiedono attenzioni speciali.  
Il nostro studio e osservatorio Pedagogico ci permette di essere sempre aggiornati su temi come educazione, neuro-educazione, animazione educativa, creatività e pensiero laterale, pedagogia del gioco, etc…

Emotiva...mente – Empatica...mente - Felice....mente

In questi anni si sono modificati gli stili di vita e le modalità di crescita dei nostri bambini. Il non giocare più nel gruppo spontaneo, la mancanza di gioco libero, l’inibizione della fantasia e dell’immaginazione; l’esempio negativo di adulti competitivi, giudicanti, eccessivamente protettivi, prestazionisti, ha generato bambini stressati e ansiosi, sempre meno capaci di gestire le proprie emozioni, di mediare, di adattarsi alle situazioni di vita quotidiana.

E’ importante quindi tenere conto che l’educazione deve muoversi verso lo sviluppo di un’intelligenza emotiva in grado di permettere ai bambini e ai ragazzi di diventare più empatici, più resilienti, in grado di controllare le proprie reazioni emotive, che abbiano maggiore fiducia in se stessi, che siano in grado di ristrutturare le proprie trame narrative, sviluppando una mentalità di crescita basata non sul risultato ma sull’impegno e il processo. Questo modello pedagogico che abbiamo sviluppato viene applicato in tutto il contesto del soggiorno e in ogni momento: dagli allestimenti degli spazi, alla strutturazione delle attività, dei giochi, ai momenti di confronto di gruppo e personale.
L’obiettivo è quello di creare bambini felici oggi e adulti felici un domani. 

Il consiglio di Vacanza dei Ragazzi (CVR) è uno degli elementi cardine del progetto Educativo ed è uno strumento che insegna ai bambini e ai ragazzi la democrazia e la cittadinanza attiva. Il CVR è uno spazio nel quale i ragazzi possono esprimere le loro opinioni, confrontare le loro idee, discutere liberamente nel rispetto delle regole. E’ la sede nella quale elaborano le proposte per migliorare l”esperienza del soggiorno in cui vivono, si confrontano insieme al responsabile su argomenti importanti che riguardano la loro vacanza, cercano soluzioni ai piccoli e grandi problemi quotidiani e sono la voce di tutti i gruppi. Il CVR è un vero e proprio consiglio dove i suoi partecipanti sono protagonisti e l’esperienza è condotta sotto l’attenta regia dei responsabili e dei coordinatori del soggiorno.

BAMBINI E RAGAZZI SPECIALI

Nei nostri soggiorni vengono accolti bambini e ragazzi con esigenze speciali questo per poter permettere anche a loro di vivere una vacanza con coetanei

Il loro accesso è condizionato da una valutazione fatta dall’equipe pedagogica che si occupa delle esigenze speciali a seguito di un colloquio conoscitivo con la famiglia, con chi segue durante l’anno il bambino/ragazzo, l’analisi della documentazione e del Profilo Funzionale. Inoltre, quando è fattibile è previsto un incontro di conoscenza.

Questa valutazione, oltre a definire o meno la possibilità di accogliere all’interno dei gruppi con o senza rapporti educativi specifici (1:1, 2:1), ci permette di definire la programmazione delle attività specifiche e la strutturazione dell’ambiente di vacanza per rispondere ai bisogni specifici.

BAMBINI E RAGAZZI DSA, BES

Oggi si sente parlare sovente di DSA (disturbi specifici dell’apprendimento) e di BES (bisogni educativi speciali). Questi due termini connotano difficoltà legate all’apprendimento e al comportamento negli ambienti scolastici.

E’ importante quindi saper strutturare l’ambiente in modo tale che permetta a questi bambini e ragazzi di vivere serenamente l’esperienza della vacanza riuscendo ad adattare i propri comportamenti. 

I bambini e i ragazzi DSA dimostrano difficoltà nelle sequenzialità e proprio su questo principio vengono attivate soluzioni organizzative, nei momenti di gioco, di attività e di vita quotidiana che possono aiutarli ad affrontare in autonomia le difficoltà.

I bambini e i ragazzi BES sono da sempre esistiti e da sempre Nueva Idea, utilizzando la pedagogica della prevenzione e dell’intelligenza emotiva, attività strategie di interazione per affrontare in modo consapevole le difficoltà.

OCCHIO AL BULLISMO

Il bullismo oggi è un fenomeno piuttosto diffuso, se ne sente parlare ovunque, dalla scuola all’oratorio, ma sovente in modo superficiale scambiando comportamenti di conflitto con atteggiamenti legati al bullismo.

Il bullismo è una forma di comportamento aggressivo con caratteristiche specifiche ed è caratterizzato da tre fattori che ne permettono l’individuazione: l’intenzionalità, la sistematicità, l’asimmetria di potere dovuta alla forza fisica, all’età o alla numerosità. La vittima, in ogni caso, ha difficoltà a difendersi e sperimenta un forte senso di impotenza; il bullismo può essere diretto, verbale, indiretto. Sono molte le persone che possono essere coinvolte: il bullo, l’aiutante, il sostenitore, il difensore, l’esterno, la vittima.

Le equipe Nueva Idea lavorano da sempre, con la presenza costante degli animatori, verso un’attenzione ad acquisire, affinare, rafforzare le conoscenze e le tecniche utili per prevenire il fenomeno del bullismo attraverso il raggiungimento dell’obiettivo dello “star bene in vacanza”. Quando si verifica il fenomeno vengono messi in campo dei processi di intervento programmato: pianificare, progettare e programmare un intervento coerente con l’età e le caratteristiche dei bambini e dei ragazzi, attivare il monitoraggio e la supervisione. La metodologia della sanzione educativa ci permette di attivare dei processi educativi necessari alla gestione del rapporto con i bambini e i ragazzi coinvolti.

MUOVERSI NEL WEB E CON LE TECNOLOGIE

Muoversi Web e con le tecnologie

I bambini fin da piccolissimi utilizzano abitualmente supporti digitali e vengono esposti a contenuti creati principalmente per adulti. Gli adolescenti di oggi sono sempre più dipendenti dai social, iniziano a navigare in rete troppo presto e frequentano siti pornografici (un ragazzo su cinque) e vivono quotidianamente episodi di cyberbullismo. I genitori ignorano la maggior parte dei pericoli del web e non conoscono questi ambienti (indagine “Tempo del web. Adolescenti e genitori online” – Telefono azzurro e Doxakid). 

Utilizzato senza un adeguato senso critico, internet può rappresentare un grande pericolo: si pensi alle pubblicazioni di foto o video compromettenti, di post diffamanti, oppure all’esposizione a pericoli come gli adescamenti, oppure più semplicemente, il rischio di abuso (nuove dipendenze) delle tecnologie.

L’obiettivo del progetto non è quello di rifiutare le tecnologie o il web, ma quello di tutelare i diritti fondamentali dei bambini e dei ragazzi attraverso l’alfabetizzazione digitale, educandoli ad un utilizzo consapevole per dargli la possibilità di muoversi con senso critico e con attenzione , valorizzandone gli aspetti creativi e comunicativi.

UTILIZZO CONSAPEVOLE DEL CELLULARE

Per i nostri ragazzi il cellulare ormai è diventato qualcosa di più che un semplice strumento per comunicare: lo si utilizza continuamente, lo si utilizza anche per sentire la musica e vedere video, per giocare con le app, per navigare in internet, per “postare” ed è diventato impensabile separarsene! 

Ma cosa c’è di male in tutto questo? Di per sé niente, se si guarda al cellulare come uno strumento da utilizzare, ma nel momento in cui questo strumento diventa essenziale per comunicare con gli altri perché altrimenti non si comunica, nel momento in cui uno smartphone diventa più importante dei rapporti umani allora è necessario fare una riflessione. 

Un aspetto importante da non sottovalutare è l’utilizzo consapevole per prevenire i danni da elettrosmog, dichiarati anche nei libretti di istruzioni e inseriti dall’unione europea nel gruppo B come “possibili cancerogeni”. Ci teniamo quindi a dare ai bambini e ai ragazzi indicazioni su come utilizzarlo in modo sicuro.